
L’opera è parte del nucleo pittorico Underpainting, un ciclo di lavori concepiti per una mostra personale tenutasi nel 2019 presso l’Albert Van Dyck Museum di Schilde (Anversa).
La mostra è stata pensata come uno scambio ideale con uno dei maestri dell’animismo belga, il pittore Albert Van Dyck (1902-1951), e si è strutturata attraverso un’indagine sul paesaggio fiammingo. Untitled (Underpainting) si presenta come un sistema stratificato, in cui il paesaggio è destrutturato in una condizione di ambiguità tra astrazione e figurazione. La natura viene così esplorata come pretesto per affermare una continuità storico-artistica dell’atto pittorico.
Si vuole così cogliere una tensione interna ai fenomeni della realtà, in una condensazione dello spazio vissuto che viene compiuta attraverso il filtro della memoria. L’interruzione orizzontale della superficie pittorica permette una oggettivazione dello spazio rappresentato, creando un dialogo tra l’immagine e l’oggetto fisico.

